Zuckerberg annuncia che le regole europee sulla privacy (GDPR​) saranno un modello per il mondo.

Mark Zuckerberg ha dovuto affrontare nel secondo giro di domande al Congresso questioni assai più delicate e affondi più duri. Più volte in difficoltà, ha dovuto affrontare questioni su come e quali dati degli utenti Facebook raccoglie e monetizza.
Ammette che arrivati a questo punto: “è inevitabile dare delle regole” all’economia di internet.
Le regole servono, “sono disposto a delle regole, a patto che non limitino il business delle aziende e quello delle nuove startup”, ha detto. Il modello diventa il GDPR, il General Data Protection Regulation che entrerà in vigore in Europa dal prossimo mese.

 “Lo estenderemo in tutto il mondo”, ha detto confermando direttamente quello che alcune riviste di settore avevano anticipato la scorsa settimana.
"Quello che apprezzo del Gdpr", ha detto Zuckerberg, è che "consente agli utenti di essere sempre in controllo dei dati che condividono con le aziende, di cosa viene fatto con quei dati e eventualmente di cancellarli.”.
I legislatori europei sono i veri vincitori di questa audizione, e se non bastassero le parole di Zuckerberg a confermarlo ci pensano i rappresentanti del congresso che a più riprese gli chiedono se userà quelle regole anche per gli Stati Uniti.

Che il GDPR non sia una passeggiata ma un processo da intraprendere lo testimonia la foto degli appunti di Zuckerberg all'audizione: "Non dire che stiamo già facendo quanto il GDPR richiede"

Fonti: AGI - Agenzia Giornalistica ItalianaHackenoon

 

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