Backlink e Link Building - perchè una pratica così efficace è così poco utilizzata?

La Link Building è tra la pratiche SEO più sottovalutate e che hanno subìto meno cambiamenti nel corso degli ultimi anni.

Il motivo della sua scarsa considerazione è probabilmente dovuto al fatto che l’acquisizione dei backlink è quasi interamente fuori dal controllo diretto di chi gestisce un sito e nonostante ciò implica comunque grossi investimenti in termini di tempo e risorse per poter ottenere risultati.


Di cosa parleremo

  1. Le direttive ufficiali di Google sull’acquisizione dei backlink

  2. Anche i link interni sono importanti ai fini del posizionamento?

  3. False credenze sulla link building

  4. Considerazioni sulla link building

 

1. Le direttive ufficiali di Google sull’acquisizione dei backlink

I Backlink o link esterni rappresentano come tutti sappiamo, collegamenti (link) provenienti da portali web esterni indirizzati verso un sito di nostra proprietà.

Legata ai link esterni si è consolidata nel corso degli anni una una pratica denominata link building, che consiste nella creazione di una rete di collegamenti tra il proprio sito e altri che in qualche maniera possano apportargli valore, in quanto siti conosciuti, ritenuti autorevoli e pertinenti agli intenti di ricerca che il nostro sito vuole soddisfare.

Inizialmente Google attribuiva importanza alla quantità di link esterni acquisiti da un sito web; dopo aver scoperto tantissime pratiche scorrette volte all’aumento “artificiale” del numero di link, ha rivisto più volte il suo algoritmo per ridurre la rilevanza del numero di link in ingresso a vantaggio della qualità di essi, parametro molto più complicato da poter “manomettere” con pratiche scorrette.


Vediamo di seguito cosa dice la documentazione di Google relativamente all’acquisizione di link esterni.

“Tutti i link creati per manipolare il PageRank o il ranking di un sito nei risultati di ricerca di Google potrebbero essere considerati parte di uno schema di link e quindi una violazione delle istruzioni per i webmaster di Google. Ciò include qualsiasi comportamento che manipoli i link al tuo sito o i link in uscita dal tuo sito.”


Pratiche non consentite (guida ufficiale di Google)

  • acquisto o vendita di link con scambio di denaro per link o post che contengono link e scambio di beni o servizi per i link.
  • invio di un prodotto "omaggio" in cambio di una recensione positiva e dell'inclusione di un link.
  • scambio link eccessivo o la creazione di pagine partner esclusivamente per scambio link.
  • campagne di marketing che prevedono articoli o post scritti da ospiti contenenti link con anchor text ricchi di parole chiave.
  • utilizzo di programmi o servizi automatizzati per creare link al tuo sito.
  • inserire la richiesta di un link nell'ambito di un contratto o altro accordo senza consentire a un proprietario di contenuti di terze parti di qualificare il link in uscita.
  • pubblicità in formato testo per aumentare il PageRank.
  • inserzioni o pubblicità nativa che prevedono la ricezione di un pagamento per gli articoli che includono link per aumentare il PageRank.
  • link con anchor text ottimizzato in articoli o comunicati stampa distribuiti su altri siti.
  • link di siti di directory o social bookmarking di bassa qualità.
  • link con tante parole chiave, nascosti o di bassa qualità incorporati in widget distribuiti su vari siti.
  • link diffusi in piè di pagina o modelli di vari siti.
  • commenti nei forum con link ottimizzati nel post o nella firma

Secondo Google il metodo migliore per favorire l'inserimento in altri siti di link verso il nostro portale è creare contenuti utili e originali in grado di acquisire naturalmente popolarità sul web.

Fondamentalmente quindi la link building non è nemmeno da considerare una pratica secondo Google; i link accettati sono solo quelli ottenuti naturalmente tramite il lavoro di creazione di contenuti supportati eventualmente da sponsorizzazioni che ne favoriscano la diffusione e la conoscenza.

 

2. Anche i link interni sono importanti ai fini del posizionamento?

I link interni sono collegamenti ipertestuali presenti su una qualsiasi pagina web compresa nel dominio del sito web che indirizzano ad un’altra compresa nello stesso dominio.

Le funzioni dei link interni sono diverse, hanno uno scopo navigazionale per l’utente, ma anche SEO ai fini del posizionamento nei motori di ricerca.

Esempi di link interni navigazionali sono i link presenti nel menu di navigazione presenti in tutte le pagine del dominio, che consentono all’utente di navigare seguendo la gerarchia delle pagine e delle categorizzazioni per visualizzare la pagina di destinazione. Attraverso l’uso corretto di link interni dunque, è possibile creare una gerarchia di informazioni nel sito.

Altre funzioni dei link interni al fine di ottenere un miglior posizionamento su Google, sono:

  • agevolare la scansione di tutte le pagine del sito da parte del motore di ricerca.
  • evitare pagine orfane
  • distribuire correttamente l’autorevolezza in tutte le pagine web
  • abbassare la frequenza di rimbalzo degli utenti.

In questo modo si realizza una miglior link juice: quanto più i collegamenti interni sono semanticamente pertinenti, tanto più il motore di ricerca giudica la loro distribuzione come funzionale nel rispondere alle query.

Il vantaggio per gli utenti è quello di fruire facilmente di contenuti ben raggiungibili, esaustivi ed autorevoli (migliora la user experience). Per i robot una buona organizzazione dei link interni è di grande aiuto per poter scansionare e categorizzare i contenuti e le pagine del sito web.

In definitiva i link interni contribuiscono a migliorare il posizionamento sui motori anche se il loro scopo principale viene considerato quello di facilitare la navigazione agli utenti rendendo l’esperienza di navigazione semplice e intuitiva.

 

3. False credenze sulla link building

Da quando si è diffusa la pratica della link building si sono venuti a creare alcuni falsi miti sull’acquisizione link; la mancanza di chiarezza e l’aleatorietà dei risultati raggiunti ha portato gli esperti a sostenere nel tempo tesi errate in merito all’acquisizione link.

Di seguito alcune considerazioni volte a chiarire la situazione:

  • lo scambio di link non è sempre considerato negativo da Google;
  • backlink da siti .gov oppure .edu non sono necessariamente migliori di altri;
  • comprare link è vietato; si può però pagare per sponsorizzare i contenuti e dargli maggiore visibilità. Ciò potrebbe portare ad acquisire link esterni;
  • non solo i link provenienti da siti con domain authority elevata contribuiscono a migliorare il posizionamento, soprattutto se il nostro sito è nuovo e con pochi link acquisiti;
  • i link hanno un peso diverso in base alla posizione che hanno nella pagina;
  • avere un collegamento pertinente equivale ad averne centinaia di minore rilevanza;
  • anche link gratuiti e acquisiti in passato possono portare a penalizzazioni.

 

4. Riflessioni e Conclusioni

I risultati che vengono mostrati nelle prime posizioni della SERP per ogni keyword digitata hanno in media un gran numero di backlink; ciò è stato dimostrato da molti studi, diffondendo quindi l’idea che avere molti link esterni significhi avere un buon posizionamento.

In realtà la qualità dei contenuti e la pertinenza con l’intento di ricerca degli utenti è ancora il fattore dominante nel posizionamento, e inevitabilmente pagine e siti ben posizionati hanno maggiore visibilità di altri, potendo quindi ricevere più link esterni (spesso si decide infatti di sponsorizzare i contenuti per dargli maggiore visibilità ai fini di acquisire link).

È sostanzialmente una sorta di “circolo” dove qualità attira qualità, che di conseguenza viene premiata dagli algoritmi di Google.

Acquisire link esterni è sicuramente una pratica il cui valore è direttamente proporzionale alla sua difficoltà di attuazione. Per intenti di ricerca molto competitivi è diventato davvero complicato ormai posizionarsi se non si ha un profilo backlink strutturato e di livello.

Se consideriamo l’acquisizione link come ricerca di contatti all’interno del proprio settore, tutto ciò ha molto senso; instaurare relazioni durature e di valore con partner e soggetti riconosciuti sarebbe un valore aggiunto in qualsiasi campo, e la stessa cosa ovviamente vale sul web.

Gli algoritmi di Google considerano dunque la link building come la capacità di fare networking finalizzato all’aumento e alla diffusione della qualità dei contenuti.

Anche in questo caso dunque, come Google ha sempre sostenuto, tutto il lavoro deve essere fatto avendo come scopo quello della soddisfazione dell’intento di ricerca dell’utente finale.

 

Marco Bersani

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